1. |
Radio fa
02:59
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Mondi a capostipite dicono che ce n'è
Rispondono al bisogno d'orgasmo del cervello
E sono dèi vi arrostiscono dopo di noi
Parlo di finestre d'abisso sul mondo
Ascolto sempre Radio Italia, sì
Ci son costretto sul lavoro
«Allora carissimo, da dove chiami?
C'è bel tempo anche da te?»
Stamane al mio risveglio
Ho ascoltato una canzone da voi
Lo schifo mi è salito da dentro
Ma ero troppo stanco
Corso sul lavoro alle sei
Ho avuto serie discussioni
La canzone mi viaggiava da dentro
Mi colpiva affranto
In quanto vittima attiva
Sognavo pezzi più attivi
In senso cronico
Mi alzavo critico
Rilascio ioni che attiro
Sul sottopelle più vivo
Eppur mi faceva cagare
Con quel ritmo rozzo
Un ritornello piatto
Dentro a un mondo lento
«Allora carissimo, te lo mandiamo il disco?
Te lo ascolti anche da te?»
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2. |
Col cerino in mano
03:22
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E ogni azione districa
Gli impegni in plastica
Cazzotti e nuvole
Nel mare Ionio
Di quel Cartonio
Messico e suppliche
Gaia oggi ci ha lasciato
Col cerino in mano acceso
Enne Zero suppliche
Sotto zero scusami
Nei reparti di gioia enne
Nei reparti di micro antenne
Col biglietto dell’Expo
Navighiamo nel retrò
E ci fanno male
I vostri cognomi sulla plastica
I vostri nomi sulla...
Non ci fan dormire
Le obbligazioni finte
E allora siamo qui a cagare pezzi commerciali
Ne andiamo fieri e poi ne andiamo scemi
E le canzoni sono sempre più banali
Trip hop sicuro in consolle
Mi è venuto in mente
Che all’istante c’avessi 'na roba importante
Collegata a un tipo che fotte la gente sicura
Gli loda le mura
E a chi fotte la gente?
È importante e indecente
Non ricama sui prati gli eventi costanti di chi vive liberamente
C’è chi vive liberamente
Maria oggi mi ha lasciato
Col cervello ancora appeso
A fuscelli instabili
Stile tipo Playmobil
Nei reparti di gioia vera
Nei reparti di microsfera
Rido rido subito
Con lo sguardo magico
Mi è venuto in mente
Che all’istante c’avessi 'na roba importante
Collegata a un tipo che fotte la gente sicura
Gli loda le mura
E a chi fotte la gente?
È importante e indecente
Non ricama sui prati gli eventi che vive
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3. |
Tormentone d'estate
03:10
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E come ogni estate torna agguerrito
C’è del tormento passivo
Poi guardi lei che balla su note appassite
Musi come sfondi sugli iPhone
Q.i. fatti da parte ti prego
Sta risalendo il tormentone d’estate
Q.i. regala saluti concisi
Ci si rivede dopo il sole d’agosto
Festivalbar, festiva viva il bar
Tastieroni montati da strip
Moda, fino all’eternità
Seguiamo il ritmo da flow guys
È la più giusta che domina
Ullallà ullallà
Giri pesantemente
Tv che rilancia gingle come falle del buco esistente
Gravitico, sadico
Senti rallentamenti
E infame risale debito del melodico pre resistente
Robe da Gigi D'Ag.
Giri pesantemente
Senti rallentamenti
A noi ci frega godere del tormentone d’estate
A noi ci frega piacere durante l’ora dell’ape
Frega
E nonostante non se ne senta il bisogno torna e ritorna
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4. |
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Si eleva tra i santi dell'armonica
Suona i canti del mio stesso prodigioso Bob
Mi emoziona di ogni cosa nero luccica
Mi ritrae in sogno come se vivessi in John
Quei giorni lui andò sulla luna
Vestendo le ali del regno
Gridando al Signore un assolo
Snodato iodato da sogno
Negli altri sei giorni decise
Di non tralasciare il suonare
Ci volle l'accordo papale
Per poterlo fare soltanto dormire
Ne combinasti
Corridoi spaziali supercali
Ne combinasti
Scorciatoie tali super easy
Ti rievolvesti
In campana tibetana fuji
No compromessi
Corridoi spaziali supercalifragilisti
Lodan questo suono
Tu pensa a suonare
Corro io a sognare questo suono
Tu a suonare
Quando ritornò sulla terra
I soldi non eran più buoni
Per rendere ancora felice
La faccia dei tanti che aspettano altro
Decise a quel punto di dare
Colore alle anime chiare
Rendendo chiunque sovrano
Dell'oltrepassare il passato di peggio
Pretese a quel punto di fare
Le opere per liberare
Frantumi di eccessi cullati
Per anni nel fondo del tuo girotondo
E non si sognò mai di dire
Di esser per tutti il migliore
Donando il mistero che in molti
Non possono ancora nemmeno intuire
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5. |
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Se vengo dalle parti di New Orleans
Porta rispetto che c’ho fatto un’età
Di versi già sfruttati ce ne sono a stock
Ne basta uno ora biascicherò
«Uh baby» la parola più abusata nella storia del rock
Seguita dagli eccessi negli eccessi ghetto d’oro del rap
Don Jimmy gradirebbe qualcos’altro tipo roba da scotch
Sarebbe meglio parteciparvi, chi c’ha più voglia di lavorare?
Sarebbe meglio presentarsi alla festa con un frac o una divisa in disordine
L’unico dubbio che consideravo è che si debba esser nati nel '43
È naftalinico, senza un’immagine
Non solo un abito per voi
Senza il fascino un po’ emo alla Dave Ghan dei Depeche
La presenza troppo grezza come quella del trash
L’attitudine più punk stile Strummer dei Clash
E soprattutto a quelli assoli anni '90 di Slash
Mi rintronavi col tuo rock analogico
Ti rosolavi nel tuo scatch accademico
E sogghignavi mirabilmente
Ballando solo dentro alla gente
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6. |
Piove, governo ladro
03:05
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7. |
7 volte capra
02:18
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Mangia, prega, corri, spugna
Lava, grida, suda, capra
E viviamocela tranquilla
A forza di dar consigli
Staremo a vivere le vite altrui
E facciamocelo un selfie
A guardarci poi negli occhi
Siamo noi del tuo passato degenerato
E come quella barzelletta alle elementari
«Una mucca entra in un bar, fa un capriola – muore»
Risate a dismisura come non ci fosse un domani
Ma almeno si rideva, si rideva e si stava bene
Poi regole sociali, divine, morali
E successivi autocontrolli
A confinare la dimensione del non-senso
Che pura e semplice
Consentirebbe a me, un giorno
Di non spiegarvi la morale di questa storia
Ci hanno regalato
Esistenze prive
Di mucche che cadono
E muoiono in un bar
Mangia, prega, corri, spugna
Lava, grida, suda, capra
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8. |
Mai una Joey
03:07
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In contatto con le condizioni prossimali
Proclamava giorni d'autocritica, d'auto sodoma
E disperdeva sogni dove correzioni calibravan tutto per l'estetica
Pura estetica
Chi se ne fotte delle folle d'altri sono solo santi
E ci hanno scassato col le digressioni e turbe dei miei parlamenti
Joey non chiedeva altro che nulla
D'avvalersi di un sacrosanto suicidio
Anni passati a navigare
Nel dilemma dello sto male o sto bene
Ma è così distante da non capire
L'esistenza del puro e semplice
Ma è così distante da non mollare
L'esistenza ma pura eccentrica
Il coraggio mancava
Prospettiva di vita in attesa
Perpetuata e infinita
Soffocava il respiro d'intesa
Vita arresa
Joey non tornerà
Liti intestine e contorni amari
Suggestionati alla favola
Nel teatro orbitale dai magri colori
Facce da culo in risposte di metrica
Vita arresa
Joey non tornerà
Ma è così importante?
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9. |
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Ti stancherai di mattine indecenti e risvegli emicranici
E non vorrai più avere a che fare con te
Cercherai un pretesto migliore per chi non ti conosce
Lo troverai in cucina vicino al caffè
Non hai più i brividi
I nervi non rispondon più
Non sono più degli alibi
Ma è una nuova identità
Sotto anestesia niente
Ciò che resta sa di cenere
Sotto anestesia niente
Perché il meglio sa di cenere
Proverai a concretizzare il suono del tempo
E astrarrai la parte immotivata di te
L'ambiente acido la torba depositerà
Ne sei saturo, una reazione innescherà
Sotto anestesia niente
Ciò che resta sa di cenere
Sotto anestesia niente
Perché il meglio sa di cenere
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10. |
Ok, il prezzo è giusto
03:00
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Per quanto tempo sono stato a osservare
Il format illegale, gente presa sempre troppo bene
Fu la Zanicchi con la faccia da ghironda inversa
Mi mostra il frigo e non mi mostra cosa avevo in faccia
Abbindolato dal sorriso come fosse madre
E poi mi chiedo perché per padre ho un televisore?
Ok? Iva? Ok
E noi pischelli ignari di quel duomo
Ci affezionammo come cani senza più padroni
Fu la riforma consumista dei peggiori leader
Il risultato è che siam solo delle nuove capre
L'ultimo credo ne è l'esempio della tua ignoranza
Portar Magalli al quirinale manco fosse Svevo
«Gioca con noi questa sera Adelina da Quarto Oggiaro
Adelina, cosa fai nella vita?»
«Seguo sempre la tua trasmissione, saluto ammio marito e tutti gli amici a casa»
«Dopo dal pubblico chiameremo altri concorrenti, c'è la ruota che vi aspetta
L'apriti sesamo e tante altre cose belle che coloreranno la vostra serata a casa
E ricordiamoci dei mini-giochi: la prova del cinque, numero magico, la trappola, caro prezzo...»
Questo è linguaggio subliminale per dirvi chi votare alle prossime elezioni
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La Macabra Moka Cuneo, Italy
Dal 2010, chitarroni, tupa-tupa e presabbene.
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